Le eruzioni di Timanfaya sono di tipo fessurale, cioè si apre un’enorme spaccatura di vari chilometri di lunghezza che permette la fuoriuscita di ingenti volumi di lava. Questa lava riempì gli avvallamenti e livellò le irregolarità del terreno, originando una superficie più o meno orizzontale.

I coni vulcanici si formarono per l’accumulo del materiale vulcanico che si deposita intorno ai punti di emissione. Nonostante gli innumerevoli coni e bocche eruttive a Timanfaya sono le colate a dominare il paesaggio. Dai crateri sgorgano un’infinità di lingue di lava che si uniscono ed intrecciano per formare l’immenso mare di lava che occupa una quarta parte dell’area centrale dell’isola. Le colate laviche si estesero fino alla costa, giungendo a percorrere in alcuni punti distanze di circa 20 chilometri. Le colate in contatto con l’acqua di mare, sollevarono straordinarie colonne di vapore d’acqua e penetrarono nell’oceano aumentando in questo modo la superficie di Lanzarote.